Esistono cose che ci fanno tornare bambini. Una di queste, nel mio caso, è la piscina. Se poi è colorata e calda tanto meglio. Ne ho trovate un paio che fanno al caso mio e di molti altri bambini grandi come me (ma anche veri come mio figlio) che vogliono divertirsi nel cloro. Parlo del Perle d’Acqua Park di Riccione. Non so perché, ma qualcosa mi dice che questo post sarà molto utile a tutti quei genitori con i capelli dritti dalle lunghe giornate trascorse al mare, che hanno voglia di staccare la spina, desiderio di stupire a costi contenuti, dipendenza comprovata da piscina. Ecco, proprio la dipendenza è quella che ho io per specchi d’acqua puliti, non tanto alti, senza onde, in piena sicurezza, dal sapore di cloro. Forse noiosi per altri, per me insostituibili. In questo parco, completamente immerso nel verde (nascosto dal traffico del mare vicino) e con tanti angoli dove rilassarsi senza per forza socializzare, le pescine la fanno da padrone.
Appena arrivati, siamo andati a caccia della nostra location perfetta: ombra, solo ombra, sopra ogni cosa. Con quei 40 gradi già alle 11 di mattina, ombrellone e brandina non potevano non essere sotto i pini marittimi. Arietta marina assicurata, pennica vista nemmeno con il cannocchiale. Sì, perché con un treenne al polpaccio in euforia da cloro, è difficile mettersi gambe all’aria e dormire. Neanche per sogno. Così tolta ogni pretesa d’adulto, gonfiati i braccioli, tuffati in acqua.
Prima tappa: le piscine arcobaleno no stop. Si tratta di una specie di cromoterapia con idromessaggio. Scegli il colore tra sette e scopri una temperatura diversa. Diciamo che il nostro voto più alto va alla piscina dall’acqua fuxia, calda quanto un brodo.
Seconda tappa: piscina dei bimbi. Piuttosto ampia, ma troppo soleggiata per gran parte del tempo. La crema cinquanta e cappellino sono l’unico modo per non rimanere ustionati.
Terza tappa: la piscina gigante a 30 gradi costanti. Come da manuale dei sirenetti di piscina, quella grande, con le cascate a ventaglio e le lezioni di acqua gym, è un must.
Quarta e ultima: gli idropercorsi rivitalizzanti (ad uso esclusivo della mamma). Sì, vietata ai bimbi al di sotto dei sei anni, ma vivamente consigliata alla mamme, anche i babbi, che vogliono ritagliarsi un momento di vero benessere. Si tratta di corsie di acqua termale con temperature differenziate e idromessaggio. Sembrerà un magia ma la sensazione di leggerezza alle gambe è immediata.
Sfiniti di stare a mollo, in fase di collasso da rilassamento, il treenne ci ha trascinati nell’area giochi piuttosto ampia e con quella, stanchi ma felici, abbiamo concluso la nostra giornata al parco.
Info pratiche. Il parco apre alle 10 e chiude alle 18,30 ed è aperto tutto i giorni. L’ingresso giornaliero costa 15 euro e per i bimbi al di sotto di un metro è gratuito. Il parco non offre parcheggio ma nelle viuzze laterali o sul mare (meno probabile) potete trovarlo. Il bar interno è attrezzato con spogliatoi, cassette di sicurezza e bagni.