Profumo di rose nell’aria, sentieri che si perdono nell’erba, caprette in libertà e lepri che spuntano dai cespugli. Forse al mondo non esisterà l’agriturismo perfetto, ma questo si avvicina molto all’idillio paradisiaco della perfezione. Beh, ovviamente parte da una base che non tutti hanno: una vegetazione da giardino dell’Eden fatta di ulivi secolari, frutteti, rose, lavande e gelsomini. Ma non solo: l’elenco è lungo e l’esplosione della natura travolge chiunque metta piede in questo luogo incantato. Noi, lo ammettiamo, in questo verde ci siamo persi: abbiamo adorato camminare in sentieri senza meta, immersi in un silenzio quasi religioso, . Sì, perché una volta presa la strada sterrata che si inerpica nel bosco di Montesperelli (frazione di Magione) capisci già che ti aspetta qualcosa di particolare, lontano da tutti e da tutto.
Arrivare in un agriturismo del genere, o meglio eco-Resort, è come dire al mondo: attendere prego, per due giorni non ci sarò per nessuno. È un posto che richiama, inconsciamente, a uno stato di beatitudine che egoisticamente non si vuole condividere con nessuno. Ma non c’è solo natura, silenzio. Ad aspettarvi c’è anche una piscina con vista dall’alto del lago Trasimeno. Ecco, sì, lo stavo dimenticando: un particolare non da poco è la vista mozzafiato dall’alto del lago; un punto strategico da cui si ha una veduta unica nel suo genere.
Per tutto il resto c’è l’accoglienza del personale e dei proprietari che ci ha fatto sentire a casa: due chiacchiere con il cameriere (davvero simpatico), massima disponibilità alla reception e il titolare Francesco, un sognatore-imprenditore umbro sempre presente per qualsiasi cosa.
Colazione. Adoro fare colazione e sto molto attenta ai dettagli. Questa volta ho avuto (e dato) grande soddisfazione. Lasciate perdere il solito buffet arcinoto, qui si va ben oltre ogni aspettativa. A parte la massima varietà, è bello scegliere tra mille tipi di miele (direttamente dal favo) oppure gustarsi una delle ciambelle appena fatte al cacao, passando poi per marmellate casalinghe, cereali, croissant, cioccolata, succhi di frutta. E per i più “temerari” non mancano uova, pancetta e prosciutto. Di sicuro ci si alza dalla pieni come un uovo e con il palato deliziato.
Cene a lume di candela. Ambiente rustico (completamente pietra a vista), tovagliato ricercato, cameriere che sa il fatto suo e un menù né troppo elaborato, né troppo banale. Per due sere abbiamo provato vari piatti, soprattutto i primi, il mio debole. Come le linguine integrali con melanzane e pomodori secchi (una sciccheria), gli gnocchi con crema di broccolo e mandorle tostate o il risotto con fave e pecorino. Sui dolci, poi, io non ho proprio resistito alla brownies con crema e frutti di bosco. Una bomba!
Must da non perdere
– Lettura in relax a bordo piscina sull’amaca. Sarà pure lo stereotipo per rilassarsi ma la verità è che il riposo c’è davvero.
– Passeggiata meditativa nei vari sentieri che partono dal casale. Non abbiate paura a inoltrarvi, troverete sicuramente qualcosa di interessante da vedere.
– Una foto con le caprette all’ingresso. Noi ci siamo fermati per dargli qualche crackers e subito sono diventate nostre amiche.
– Un calice di vino delle cantine del posto. Magari dopo cena, a bordo vasca, con il panorama illuminato all’orizzonte.