Abbiate pietà, di ritorno da dieci giorni estivi, non potevo non mettere nero su bianco, la sensazione di benessere che ho vissuto, soltanto guardando il mare e manine fare castelli di sabbia. Sarà che si cresce e un po’ di malinconia c’è sempre, sarà che quando l’estate spunta all’improvviso, ad ottobre, tutto riprende un coloro diverso e noi con questo colore addosso siamo stati benissimo. Questo stacco dal nostro mondo quotidiano ci ha regalato una bolla di tepore e lentezza, fatta di lunghe passeggiate, ore sulle sabbia o davanti a un caffè “lungo”, di gelati ai fichi d’india e di pasta fatta in casa. Ci siamo presi il tempo per tutto e per niente, perché alla fine conta sempre con chi sei e meno cosa fai. In questa terra millenaria dove ancora i tedeschi fanno il bagno in mare il 15 ottobre, noi siamo quelli dei luoghi meno affollati, attratti della desolazione dell’inverno e dal senso di abbandono che vivono le città di mare. Ci piace guardare questo tratto di costa, tutto nostro, nella nostra bolla a un passo dal mare, ormai chiamata casa.
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