Mamma-in-viaggio

Si fa presto a dire family friendly: un fasciatoio, una culla e via ad andare. Eppure, i genitori lo sanno, i bimbi richiedono molto di più. Soprattutto quando si spostano lontano da casa e dalle loro ai ordini (fatta di oggetti insostituibili). Così, con la mia piccola ma pur concreta esperienza, ho messo nero su bianco una specie di Must Have, non del prossimo shopping saldi (mi piacerebbe ee) ma di ciò che non deve mancare in un albergo detto family friendly.
– Il fuoco. Ovvero fonte di calore (gas, forno elettrico, bollitori, a vapore insomma qualsiasi cosa possa riscaldare latte o acqua nel giro di trenta secondi netti). Fondamentale. Credo si un po’ come dimenticare il cellulare a casa… potremmo andare giù di testa. Io per questa evenienza, infatti, ho sempre scelto hotel che garantissero il riscaldamento del latte, anche nel cuore della notte. Soprattutto nel cuore della notte.
Culla. Mi sembra il minimo. Pulita e nella stessa stanza dei genitori. No, perché magari, ti mettono il bimbo nel corridoio di ingresso della camera… tutto può succedere.
Menù ad hoc. Sì, sì… vegetariani, celiaci, vegani ecc… e i bimbi? A volte li si sistema con una bella pasta in bianco e tutti sono contenti. Quella ci piace, grazie, ma ce la mangiamo a casa. Se siamo più grandicelli vogliamo assaggiare anche qualcosa di più sfizioso ma sempre a “portata” di bimbo.
Aree gioco. La salvezza di ogni genitore in vacanza. Molti alberghi le hanno ma la manutenzione lascia il tempo che trova. Giochi vecchi, sporchi, alcuni pericolosi. No, no. L’area giochi dei bimbi ha lo stesso valore di un bar per il caffè destinato agli adulti. Dunque, se si parla di area giochi deve partire da un minimo sindacale.
Possibilità di baby-sitting. La baby sitter non fa parte del mio modo di vedere le cose, però capisco chi ne ha bisogno e vuole. L’orario minimo dev’essere garantito come anche l’affidabilità della ragazza in questione.
Attività extra. Non tutti gli alberghi le offrono e spesso bisogna essere più grandicelli. Ma non disperate, alla sogna dei tre/quattro anni un laboratorio di decoupage in spiaggia, magari vicino al vostro ombrellone, non ve lo toglie nessuno.

Disponibilità. Una mamma in giro per l’albergo con un neonato cerca disponibilità. È alla ricerca continua di due occhi che la guardano e le chiedono come va, se ha bisogno di una mano e di qualcosa di caldo. E una mamma bisognosa di cura, almeno quanto il suo piccolo, quindi, non lasciamola sola.

 

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