Mamma, ho perso la maglietta!!!
Al grido disperato di nostro figlio che nel corso degli anni ha perso giochi, trovato quelli di altri, scambiato bottiglie, prestato magliette e rubato matite, ecco cosa possiamo fare per la pace dei nostri sensi materni: mettere etichette.
Una sorta di attività anti stress, quasi rilassante, se non fosse che per le etichette delle magliette (indumenti in generale) è necessario accendere il ferro da stiro. Sì, proprio quell’aggeggio lì, tanto caro a me quanto una bistecca a un vegetariano. Ma poi il gioco è fatto.
Ricordo quando mia madre metteva un segno di riconoscimento con la penna sui vari indumenti per il centro estivo. Puntualmente non trovavo la mia canottiera o l’aveva presa qualcun’altro. E quando sei piccolo e tutto è ammassato dentro una cabina di mare, la sensazione di disperazione è forte.
Così da mamma ultramoderna e digitalizzata ho pensato al sistema immediato dell’etichetta. Che poi diciamoci la verità, è diventata una vera mania. Dalla matita al pennarello fino al pacco di fazzoletti (ecco, questo lo trovo un tantino pidocchioso). Per il resto possono essere comodi, soprattutto se si tratta da capi e oggetti personali del bimbo. Ecco perché ci siamo lasciati prendere la mano… e abbiamo fatto il pieno di Stickerkid, direttamente dal sito, pochi click e l’ordine è fatto. Pochi giorni e il pacchetto arriva a casa vostra.