Una birra non è solo una birra. E’ dove la bevi, la compagnia (fondamentale), la location, il cibo che ci mangi insieme e quel mix che si crea perché quel momento diventi unico. Nel lungo mese in Sardegna, birra Ichnusa a parte a volontà, non potevamo non fare un salto al nuovo birrificio d’Ogliastra e assaggiare la portentosa birra Goloritzè, chiara come il suo mare più bello, e non esagero (almeno per me). Aperto qualche mese fa, il suo giovane proprietario, Mattia Menghini, ha realizzatati un piccolo sogno: rimanere nella sua terra e trasformare il luppolo in qualcosa di eccellente. E pare ci stia riuscendo alla grande.
Il birrificio è aperto al pubblico solo nel fine settimana e dopo le sette di sera. Raggiungerlo è facile se siete avvezzi con il navigatore, altrimenti chiedete appena dentro il paese di Baunei, e tutti, dico tutti, sanno di cosa state parlando. Attraversato il paese (visitarlo non è una cattiva idea), e dopo una discesa, arriverete al birrificio, sovrastato dalle consuete rocce che caratterizzano questa zona. Tavolini in legno sparsi, paesaggio tra vallate e mare a vista, una birra ghiacciata per completare il tutto. Poco turistico ma molto, molto efficace.
Se volete saperne di più segui la pagina fb @birrificiodogliastra
(pic in prima by antonio monni)