Siamo ancora in Molise. Il tempo regge alla grande e l’aria frizzante se non c’è ci manca. Il buon cibo che ve lo dico a fare, le scarpinate nei bosco abbondano e il tempo è meno tiranno. Così ecco in anticipo, ormai ad una settimana dal rientro, cinque chicche da non perdere se passate di qui.
Il ponte tibetano di Roccamandolfi
Siamo ai piedi dei monti del Matese per poi avventurarci nella natura più selvaggia ed essere catturati da una vista mozzafiato e un po’ da brividi. Vale la pena con bambini un po’ grandicelli e per chi non soffre di vertigini.
Il santuario di Castelpetroso
Siamo sempre in provincia di Isernia immersi nella natura e con occhi e cuore in ascolto della spiritualità di questo luogo. Qui sorge il santuario dell’Addolorata, con una storia che risale al 22 marzo del 1888. A noi ha subito ricordato il castello di Hogwarts (chi conosce Harry Potter sa di cosa parlo).
La rampa di Sant’Angelo Limosano
Un borgo di poco più 200 anime in provincia di Campobasso. Una veduta dall’alto dei suoi mille metri che toglie il fiato e una costruzione architettonica, la rampa appunto. Si tratta di un’opera che altrove avrebbe senz’altro avuto più risalto, ma sappiamo che i molisani non peccano di vanità: un serpente di arcate che si snoda dall’alto fino al basso donando un colpo d’occhio e un’estetica non da poco. Vale la pena la gita.
Le cascate di Carpinone
Torniamo in natura con le cascate di Carpinone raggiungibile dal borgo medievale con due km immersi nel verde. Si tratta di due cascate parallele che nascono dall’unione di due fiumi, Carpino e Tura.
Il treno della neve parte da Carpinone
Sempre in Molise parte il famoso “treno della neve” in direzione Sulmona, una linea che raggiunge oltre i 1200 metri di altezza e passa attraverso tre regioni: Lazio, Molise e Abruzzo.
foto by tesoridabruzzo.com e molisesiste.it