Avete presente quelli che in centro città o al centro commerciale vi passano davanti con tremila buste di regali? Ecco quella categoria proprio mi fa rabbia. Lo so che è Natale e bisogna essere più buoni ma io non ci riesco. Appena li vedo mi chiedo in ordine: A ma quanta gente ha per fare
Tag: Mamma blogger
-
-
Ieri pomeriggio, dopo aver superato la prova del termometro, abbiamo deciso di metterci all’opera con i biscottini di Natale. Potevo mai saltare questo appuntamento con il mio pupetto chef? L’idea dei biscotti fatti con le formine natalizie si è trasformata in una cucina
-
Ieri è stata questa la motivazione principale. Dopo cinque giorni di febbre e tosse del figlio, tappata in casa come un topo, sono uscita all’aria per respirare. Ero al limite: fazzolettini fradici, sciroppi omeopatici e no, tachipirina, termometro, spremute, cibi avanzati da buttare,
-
Diciamo che ci può finire di tutto ma quando sei mamma l’impossibile è sempre un po più in là. L’altro giorno, giusto per fare un esempio, ho scoperto di avere in borsa – dentro un sacchetto – il torsolo di una mela mangiucchiata al limite della putrefazione. No
-
Perché ho aperto un blog? Bella domanda. Fino all’altro ieri (esattamente per due anni e sei mesi) sono andata avanti con due ore di sonno a notte. Neanche sto qui a scrivervelo. Non avevo la forza di fare l’ennesimo biberon. Pensate di scrivere tre parole consecutive con senso.
-
Diventando mamma ho scoperto tanti piccoli piaceri che prima ignoravo o non avevo tempo di apprezzare. La bici fra tutte è diventata un toccasana per la mia salute mentale. E non scherzo. Quando mi sento in apnea, quando certe giornate sembrano remare contro prendo la bici e mi ossigeno il
-
Diciamoci la verità sbaraccare tra gli scatoloni impolverati, aprire l’albero tutto puntiglioso, ritrovare le lucine attorcigliate e fulminate, scoprire palline rotte o alcune scomparse… insomma anche quest’anno è arrivato Natale. Che fare?
-
Oggi vi racconto un po’ chi è questa figura mitologica, mezza mamma mezza bicicletta. Un incrocio quasi perfetto (io mi reputo tale) in grado di coniugare il tempo di una famiglia alla velocità delle due ruote. E non è facile. Perché chi dice “beata te che te lo puoi
-
Ci sono giornate in cui cambiare marcia è difficilissimo. Si parte in prima e si arriva in retro, senza mai avanzare. Sono giornate difficili da digerire, specie se sei mamma, specie se hai notti e notti bianche alle spalle, se il bimbo piange e sta male, se il bimbo piange e la febbre sale.
-
Tanto. Questa è la risposta. Una mamma in bici non solo ha imparato ad organizzarsi sempre per tempo, ma ha messo a punto equilibrismi che voi umani non conoscete. Perché va bene fare la passeggiata in bici ma quando la bici diventa un mezzo di tutti giorni ecco che subentrano le fatidiche