Rimini è per sua natura una città a misura di bici: pianeggiante per chilometri, facile da girare e con una certa attenzione ai ciclisti. Si potrebbe fare di più, e negli anni, questo di più si è concretizzato nella realizzazione di piste ciclabili che, solo fine a dieci anni fa, erano un miraggio. Oggi ci sono chilometri e chilometri di piste tanto da creare una vera e propria Bicipolitana, il progetto di mobilità sostenibile promosso dal Comune di Rimini per un utilizzo più proficuo della rete cittadina.
Dunque non solo chilometri e chilometri di piste ciclabili tra mare e città, fino ad arrivare all’entroterra, ma anche una segnaletica ad hoc di supporto: sia per chi la città la conosce bene ma anche per tutti quei turisti affascinanti dal bike sharing e dalla possibilità di visitare luoghi su due ruote.
Nuova segnaletica, nuove possibilità di pedalare. Da quanto la città si è organizzata con il sistema di bicipolitana, pedalare è diventato un gioco da ragazzi. Da ciclista urbana, già avevo i miei percorsi predefiniti, le scorciatoie e le piste più comode. Oggi, però, la faccenda si fa ancora più comoda: si tratta di una rete di itinerari ciclabili gerarchizzati ed interconnessi e capace di indirizzare il ciclista. In base alle proprie necessità: ogni percorso è colorato e riporta indicazioni sulle distanze e le indicazioni (km compresi) verso i luoghi di principale interesse come l’arco di Augusto, il ponte di Tiberio, il parco Marecchia o addirittura verso l’entroterra, Verucchio, a dieci km da Rimini. Vi assicuro che quest’ultima pedalata è una vera chicca nel territorio della Valmarecchia (canyon garantiti). E’ consigliata in questo caso una robusta mountain bike e un buon allenamento in strada non asfaltata.
No auto. Questo nuovo disegno della città mira a promuovere una mobilità più sostenibile. Sfruttando non solo percorsi alternativi, irraggiungibili in auto, ma a disincentivarne l’uso per brevi tratti. Rimini è una città piccola, ancora a misura d’uomo, con strade strette e non realizzate per accogliere il traffico cittadino. La bici resta l’unica soluzione. Forse la migliore di tutte.
Ci si muove in maniera semplice, senza perdersi e il più delle volte a stretto contatto con la natura. Basti pensare alla lunga ciclabile che dai giardini dello spazio Garden Center conduce al mare, senza mai dover scendere dal sellino o incontrare macchine. O ancora meglio i lunghi dieci chilometri (quasi mai interrotti) che conducono direttamente a Riccione, quasi a pedalare sulla spiaggia, con vista mare. Per anni era il mio allenamento settimanale, mentre ora preferisco girare la città in lungo e largo perché le piste sono diventate davvero tante e ben fatte. E a volte si ha l’imbarazzo della scelta.
Grazie alle foto di newsrimini.it