A Rimini non si fa? No, perché io diventerei milionaria. Venticinque centesimi a chilometro. Un’ideona quella venuta al sindaco di Massarosa, in provincia di Lucca, di mettere tutti i suoi cittadini sulle due ruote pagandoli. Obiettivo: incentivare l’uso quotidiano della bicicletta rimborsando un tot a chilometro nel tragitto casa-lavoro. Tetto massimo: 50 euro al mese. Non sia mai che qualcuno pensi di farsi lo stipendio. Anche questa sarebbe un’idea. A parte gli scherzi, trovo la soluzione invitante ma non risolutiva. Se ci mettiamo a dare soldi per invogliare la gente a fare cose che non fa o che non vuole fare è la fine. Ridefinire uno stile di vita, promuovere la mobilità alternativa, invogliare ad una vita più all’aria aperta è una sfida troppo impegnativa per aspettarsi risultati con una soluzione economica che, ahimè non potrà durare. I soldi finiranno e poi che succede? Non ho la risposta in tasca, ma forse quei soldi sarebbe meglio utilizzarli per pensare spazi, strade, piazze ecc… più a misura di ciclista/pedone. Obbligando gli automobilisti, con scelte radicali, a lasciare la macchina a casa. A Rimini, in questo senso, qualcosa si sta muovendo. Oltre ad abbondare le piste ciclabili, si stanno ampliando aree verdi a discapito di parcheggi dislocati all’entrata della città. Ancora è presto per dire se funziona… i ciclisti, e qui ce ne sono tanti, si faranno sentire.
Parco Marecchia – Rimini