Bimbi

Esiste tutta una categorie di mamme che a prescindere dalla stagione, dalla temperatura, dal posto, dalla compagnia e da chissà cos’altro, all’improvviso se ne esce fuori con la fatidica frase “non correre che sudi”. Lo sappiamo è un mondo difficile, ma noi mamme sappiamo come complicarci la vita. La negazione non correre non vuol proprio essere affiancata alla parola Bambino. Non esiste. Ma noi facciamo finta di niente e lo portiamo al parco e pretendiamo che non si metta a correre, che non salti sopra i giochi, che non scavi buche con le mani, che non strappi le foglie, che non tiri dei sassi, che non si arrampichi. Lo vorremmo immobile, forse che vada su qualche giochino ogni tanto, ma immobile. E soprattutto che non sudi. Eppure il sudore non ha mai fatto male a nessuno. Anzi, è bello sudare quando si è bambini. È bello ancora di più sentire quel misto sudore-stanchezza-sporcizia che ti fa sentire vivo, ti fa crollare sul letto esausto. Di quell’esausto felice che solo nell’infanzia si prova. Ancora ricordo quando da piccola giocavo a nascondino fino allo sfinimento. Sudata come fossi caduta in acqua tornavo a casa da mia madre. Bagno, cena veloce e poi tutti a letto. Quel sonno era una gran goduria. Oggi i bimbi questo sfinimento lo provano? Non ne sono sicura. Nel pacchetto macchina-scuola-macchina-compiti-televisione-computer i bimbi sembrano creature sottovuoto che non provano mai l’ebrezza di sudare, di osare correre dove la strada non è tracciata, di rincorrere una palla oltre il confine del campo.

 

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