Sono andata per curiosità e me ne sono innamorata. Qualche pomeriggio fa ho deciso di fare un salto dal nuovo (e primo e unico) rivenditore di cargo bike che ha aperto a Rimini qualche mese fa, Manolo Cargo Bike, lungo la via Flaminia. Vabbè, i proprietari sono una forza della natura, di quelle persone che fanno il proprio mestiere per passione. E si vede da come portano avanti questo progetto, non solo di vendita, ma anche di “rivoluzione urbana” riminese.
Dire che mi sono divertita, entusiasmata e innamorata rende l’idea? Fosse per il carico di adrenalina sul momento, le avrei comprate tutte. Ma mi sono frenata. In tutti i sensi: sia nell’acquisto (diciamo che costicchia) che nella guida. Ed è proprio sulla guida che i freni, quelli veri della cargo bike, sono decisivi per pedalare in sicurezza. Di cargo ne esistono vari modelli, dai più stilosi ai più rustici, comunque di base, al netto dell’estetica, bisogna prenderci la mano.
Certo, andare in bici è “l’abc”, ma dimenticatevi di scendere dalla bici quando frenate. Ricordate: siete su tre ruote, la cargo sta su da sola. E poi c’è la questione delle misure da prendere prima di incastrarsi e di curvare facendo molta attenzione al cassone che avete davanti. Quisquilie di fronte all’ebrezza e alla gioia di guidarne una in strada, di andarci al mare, a fare la spesa o di caricare vostro figlio e i suoi amici. Sì, perché queste bici possono portare fino a 120 chili senza sentirli né nelle braccia né nella gambe. Tutto vero.
Altro consiglio: non scegliete una se prima non la provate. È la prima cosa che mi hanno detto i rivenditori: la cargo va usata, sentita, perché ognuna ha una sua maneggevolezza. Infatti, provandone diverse mi sono resa conto quale fosse migliore per me, quale si adattasse alla mia guida ancora molto, molto precaria. Tant’è. Ma dopo curve tremolanti e inchiodate, l’attraversamento incrociato di via Flaminia mi ha fatto guadagnare dieci punti.
Modelli? Quanti ne volete.
Dal classico senza tempo delle cargo come Christiania ( testata da più di 30 anni) alla stilosissima Johonny Loco, dal design molto vintage. Oppure la leggerissima Nihola in grado di fare concorrenza all’auto per la sua capacità di trasporto. Elegante ma pratica (è tra le mie preferite) l’olandese Babboe, molta sicura e affidabile negli spostamenti urbani.