Le vacanze sono finite. Parenti, malattie, mangiate. Tanto rumore e tanti abbracci. Sono state le feste delle lontananze accorciate, degli “primi” arrivi, delle “prime tavolate”, delle “prime” pietanze nella “prima” vera cucina.
Il Natale è volato via… sopraffatto dalle emozioni di chi non si vedeva da tempo, da chi ci ha regalato sorrisi, allegria e tanto amore. È stata il Natale dello stare a casa per tanto tempo, quasi tutto il tempo. Ovviamente per malattie e influenze varie perché di sole, quello in cielo, ce n’era davvero tanto. Ma ci siamo divertiti lo stesso: giochi nuovi, combattimenti, nascondini e guerre sui lettoni. Questo è stato anche il Natale di tutto quello che c’è ma non si vede, dei bilanci a 33 anni ( se ne fanno, se ne fanno) e dei buoni propositi (ma seguiti) per il nuovo anno (la lista è davvero lunga). Per la prima volta ho un desiderio per i saldi invernali e sempre per la prima volta ho scelto di cambiare programmi tv e fare molto di più colazione a casa.
Ho deciso di staccarmi dal cellulare, di non magiare più carne e di ingurgitare meno zuccheri ( su quest’ultima parte la vedo dura). Ho anche iniziato l’allenamento alla pazienza e all’empatia con il prossimo, per non dimenticare di zappare sempre e solo nel mio orticello.
Ora che è arrivata la Befana e tutti se ne sono andati, (persino l’albero di Natale è stato smontato) non resta che riprendere in mano la mia amata routine. Perché anche se non ci credete a me mancava tanto.