Aria di primavera… voi la sentite? L’altra mattina tra una classroom e un articolo da scrivere ho aperto le finestre. Una giornata di sole si spalancava di fronte a me, le tende leggermente mosse e quell’aria che profumava di primavera. Io l’ho sentita e all’improvviso mi sono immaginata lì fuori, come tutte le primavere delle mia vita, magari in bici, con la lista di cose da sbrigare, il giacchetto più leggero e quella sensazione di essere “sopravvissuta” al lungo inverno. E quest’anno? Questa primavera in parte ce la stiamo lasciando alle spalle mentre lei fa il suo dovere, come sempre. Costretti a stare dentro, a guardare il cielo e a chiederci come sarà quando usciremo.
In questo tratto di vita in bilico, tra quello che eravamo e quello che siamo stati costretti ad essere, ho deciso di prendere il meglio di questa situazione. Di volermi davvero bene, perché ora ne ho più bisogna. Contro ogni tipo di abbrutimento ho colto l’occasione casalinga per rimettere mano a piccoli angoli di casa, di guardarmi bene intorno e scovare il bello che nella routine passa inosservato.
Il primo passo è stato un cambio armadi anticipato, con tanto di buste di “mai messi” da regalare, finalmente. Il secondo, quello che ancora adesso mi vede attiva, è il rinnovo delle stanze da letto, mia e del bimbo. Cambiamenti dettati dell’effettiva necessità di avere spazi più funzionali ma anche da un girotondo emotivo che preferisco canalizzare in cose da fare. Ho modificato la disposizione di piccoli mobili e/o oggetti con l’obiettivo di finire la quarantena consapevole di aver fatto passi avanti nel riordino. Perché in fondo riordinare è crearsi un nido sicuro, sapere che c’è tutto quello che serve, che ogni cosa è al suo posto e dunque non ci si può sbagliare. Questa prigionia forzata, è vero, ci sta togliendo tanto, e nella stessa misura ci sta regalando possibilità alternative. Il bello di guardare la vita da un altro punto di vista che altrimenti non avremmo, forse, mai conosciuto.
Stavamo meglio prima? O adesso? Intanto grazie ai riti del riordino ritrovo vecchie lenzuola mai usate, federe della nonna cucite apposta per me, asciugamani da bagno degni di un ospite che non c’è. L’aria si fa più tiepida, mettiamo tutto a sole, a questa luce diversa che proietta la stagione che verrà. Rifacciamo letti, abbiniamo nuovi cuscini, rinfreschiamo le pareti e aspettiamo di vedere quel che sarà di questa strana primavera.
[in collaborazione Dreamin’101]