No, non mi sono trasformata in un uccello, ma oggi voglio raccontarvi un po’ della sensazione, nascosta dalla grande maggioranza delle madri, di sentirmi una mama bird o meglio una mamma chioccia. Definizione che manda in subbuglio la platea al femminile e che fin dalla terra
Mese: gennaio 2016
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Adoro le acconciature, ma ancora di più le trecce. Le ho sempre adorate, specie se si trattava di trecce intrecciate tra loro. Avete capito? Avendo capelli molto lunghi mi sono sempre sbizzarrita, poi con l’avvento dei tutorial online, le mie capacità si sono affinate e adesso posso
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Provengo da una famiglia normale, se normale vuol dire con babbo e mamma. A mia volta ne ho una creata un’altra, organizzata alla stessa maniera. Difficile dire se sia istinto, tradizione, voglia di riproduzione, di fatto mi sono buttata a capofitto in qualcosa che sembrava di per se
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Dopo vent’anni di totale assenza di stelle filanti, coriandoli e “mascheramenti” sono felice di annunciarvi il mio rientro ufficiale nella festività del Carnevale. Erano anni che aspettavo questo momento, che attendevo l’invito a una festa in maschera, che di nascosto
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Siete bardate come per andare sull’Everest ma solo una parte del vostro corpo rimane scoperta: le labbra. Siccome le mie in questi giorni sono diventate disidrate e screpolate ho pensato bene di scrivere un post ad hoc per tutte quelle care ciclo-mamme che tra spesa, asili e corse da
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Di motivi ce ne sono, o almeno io ne ho sempre trovato uno che mi facesse scegliere la bici. In tutte le stagioni dell’anno e della mia vita. Poi, da quando il treenne si è fatto spazio, la bici è diventata una scelta quotidiana che ha dato un’impronta diversa a ogni mio
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Se fosse per me sarei già in sella. Ma essere in tre vuol dire saper coniugare le esigenze di tutti, a parte uno, quelle delle mamma. Sì, perché la mamma quest’anno ha deciso di proporre al gruppo una ciclo-vacanza. Pochi bagagli, solo indumenti sportivi e tanta voglia di pedalare.
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Finalmente un articolo dove racconto della mia Rimini e del bello di visitarla pedalando da un lato all’altro della città. Da diverso tempo era in programma questo post, ma non mi sono mai messa d’impegno. Poi, l’idea di trasformare il racconto in un vero e proprio mini
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Un tuffo nel passato, una madeleine fatta di sudore e occhi sbarrati. Così appena la maestra dagli occhioni sgranati del primo open day della prima scuola materna in lista (è un duro lavoro) ci ha mostrato la stanza del sonno io e mio marito ci siamo guardati e subito sono venuti alla mente